Vipera ursinii

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Vipera dell'Orsini
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineSquamata
SottordineSerpentes
FamigliaViperidae
SottofamigliaViperinae
GenereVipera
SpecieV. ursinii
Nomenclatura binomiale
Vipera ursinii
(Bonaparte, 1835)
Sinonimi

Pelias ursinii

Sottospecie
  • Vipera ursinii graeca
  • Vipera ursinii macrops
  • Vipera ursinii moldavica
  • Vipera ursinii rakosiensis
  • Vipera ursinii ursinii

La vipera dell'Orsini (Vipera ursinii (Bonaparte, 1835) è un serpente della famiglia dei Viperidi che vive in alcune regioni d'alta quota dell'Europa centrale e meridionale.[2] Il nome è un omaggio al naturalista ascolano Antonio Orsini (1788-1870). In Italia è presente in alcune aree dell'Appennino centrale, ma è specie rara a causa dell'alterazione del suo habitat naturale da parte dell'uomo e per questo è considerata specie protetta da varie convenzioni internazionali tra cui il CITES.

Descrizione

È caratterizzata da un corpo tozzo e da una testa stretta; è lunga fino a 50 cm. La sua colorazione è grigio-crema o rossastra, con un'elegante striscia a zig-zag bruna o nera sul dorso.

Biologia

Generalmente è diurna e trascorre il giorno cacciando e riscaldandosi al sole ai margini dei cespugli. Si nasconde al minimo segnale di pericolo entro buchi nel terreno, cavità della roccia, e nel fitto intreccio dei ginepri. I maschi combattono per le femmine durante il periodo degli accoppiamenti che avvengono solitamente a maggio, e le femmine partoriscono 2-5 figli in agosto o settembre. Preda soprattutto insetti ortotteri, ma non disdegna lucertole e piccoli roditori.

La vipera dell'Orsini abita esclusivamente le praterie di alta quota e conduce vita solitaria eccetto nel periodo riproduttivo, quando la si vede in coppia o in gruppi di maschi nell'atto del combattimento per conquistare la femmina.

È dotata di un apparato velenifero funzionante, ma assai debole, anche per le dimensioni ridotte delle zanne; morde rarissimamente ed ha un carattere molto mansueto: un suo eventuale morso non comporta in genere danni rilevanti. Vive dai 7 ai 10 anni.

Note

  1. ^ (EN) European Reptile & Amphibian Specialist Group 2009, Vipera ursinii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Vipera ursinii, su The Reptile Database. URL consultato il 24 luglio 2014.

Bibliografia

  • Filippi, E, Vipera ursinii (Bonaparte, 1835) in Italia: conservazione e gestione di una specie prioritaria (PDF), in Tesi di specializzazione 2001 (I ciclo a.a. 1998-99 / 2000-01) Università degli Studi di Camerino – Scuola di Specializzazione in: Gestione dell'Ambiente Naturale e delle Aree Protette. URL consultato il 31 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  • Filippi, E., Luiselli, L, Aspects of the ecology and conservation of the Meadow Viper, Vipera ursinii, in the Duchessa Mountains Natural Park (Latium, central Italy), in Herpetological Bulletin, 2003, 86: 5-9.
  • Filippi, E., Luiselli, L, Ecology and conservation of the Meadow viper, Vipera ursinii, in three protected mountainous areas in central Italy (PDF), in Italian Journal of Zoology, suppl. 2004, 2: 159-161.
  • Luiselli, L., Filippi, E., Di Lena, E, Ecological relationships between sympatric Vipera aspis and Vipera ursinii in high altitude habitats of central Italy (PDF), in Journal of Herpetology, 2007, 41: 378 – 384.
  • Reading, C. J., Luiselli, L., Akani, G. C., Bonnet, X, Amori, G., Ballouard, J. M., Filippi, E., Naulleau, G. Pearson, D, Rugiero, L, Are snake populations in widespread decline?, in Biology Letters, 2010 6: 777-780.

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