Vífilsfell

Vífilsfell
StatoBandiera dell'Islanda Islanda
RegioneSuðurland
ConteaHöfuðborgarsvæðið
Altezza655 m s.l.m.
CatenaBláfjöll, Brennisteinsfjöll
Coordinate64°02′06″N 21°35′49″W64°02′06″N, 21°35′49″W
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Islanda
Vífilsfell
Vífilsfell
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Vífilsfell (pronuncia in lingua islandese: ˈviːvɪlsˌfɛtl̥) è un vulcano situato nella parte sud-occidentale dell'Islanda.[1]

Descrizione

Il vulcano ha un'altezza di 655 metri ed situato sul plateau vulcanico di Hellisheiði.[2] Forma l'estensione più settentrionale del massiccio del Bláfjöll, nella catena vulcanica di Brennisteinsfjöll.[3]

Il vulcano si trova nel territorio comunale di Kópavogur, al confine con il comune di Ölfus, circa 25 km a sud della capitale Reykjavík.

Denominazione

La denominazione del vulcano deriva dal nome di Vífill uno dei servi di Ingólfur Arnarson, il primo colono che andò a insediarsi in Islanda. Vífill, abitava in una fattoria a Vífilsstaðir, nelle vicinanze dell'odierno villaggio di Hafnarfjörður. Secondo il Landnámabók, lo storico libro dei primi insediamenti in Islanda, Vífill si recava spesso a pescare nella baia di Faxaflói, nei pressi di Grótta, all'estremità della penisola di Seltjarnarnes.[2] Prima di uscire a pescare, faceva sempre una rapida escursione sulla sommità del vulcano, che distava circa 20 km da casa sua, per controllare se le condizioni meteorologiche erano favorevoli.[4][5]

Caratteristiche

Il vulcano Vífilsfell, è un cono di palagonite che fa parte del massiccio montuoso Bláfjöll, lungo 10 km e orientato da nord-est a sud-ovest. Hanno lo stesso orientamento anche le altre catene montuose della regione della penisola di Reykjanes, situata nella parte sud-occidentale dell'Islanda. L'accrescimento subglaciale forma una scarpata che si estende verso nord, dove si trovano i campi di lava più vecchi, mentre verso sud, la giovane lava di tipo AA forma un paesaggio caratterizzato da creste scoscese, intervallate dalla più liscia lava di tipo Pahoehoe.[5]

Note

  1. ^ Cromwell, G., L. Tauxe, and S. A. Halldórsson (2015), New paleointensity results from rapidly cooled Icelandic lavas: Implications for Arctic geomagnetic field strength, J. Geophys. Res. Solid Earth, 120, 2913–2934, doi:10.1002/2014JB011828., su agupubs.onlinelibrary.wiley.com. URL consultato il 30 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2020).
  2. ^ a b T. Einarsson, H. Magnússon (a cura di): Íslandshandbókin. Náttúra, saga og sérkenni. 2. bindi. 1989, p. 832.
  3. ^ Sigrún Sif Sigurðardóttir: Vatnsmagn í gleri bólstrabergs á Reykjanesi og við Þórisvatn - Tenging við þrýsting og jökulfarg. BS ritgerð. Leiðbeinandi Ármann Höskuldsson. (Mai 2010)
  4. ^ Ari Trausti Guðmundsson, Pétur Þorleifsson: Íslensk Fjöll. Gönguleiðir á 151 tind. Reykjavík 2004, p. 300
  5. ^ a b Snæbjörn Guðmundsson, Vegvísir um Jardfræði Íslands. Reykjavík 2015, p. 50

Bibliografia

  • Thor Thordarson, Armann Hoskuldsson, Classic geology in Europe 3. Iceland. Harpenden 2002, p. 14.
  • T. Thordarson, G. Larsen, Volcanism in Iceland in historical time. Volcano types, eruption types and eruption history. (2007)

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vífilsfell
Controllo di autoritàVIAF (EN) 8869152140009311100003
  Portale Geografia
  Portale Islanda