Un posto di vacanza

Un posto di vacanza
AutoreVittorio Sereni
1ª ed. originale1973
Generepoemetto
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneBocca di Magra
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Un posto di vacanza è un poemetto di Vittorio Sereni, pubblicato in volume nel 1973[1].

Storia editoriale

La gestazione di Un posto di vacanza durò dagli anni Cinquanta al 1971[2]. Il poemetto apparì già parzialmente su riviste: nel 1966 la parte iniziale uscì sulla rivista di cultura fuori commercio "Comma"[3]; l'anno successivo la prima parte uscì su "Paragone"[4], seguita da interventi di A. Rossi, Roberto Roversi, Andrea Zanzotto e una Nota di Sereni[5]. Un pezzo della seconda parte venne inclusa nel 1971 all'interno del volumetto fuori commercio Da tanto mare, edito a Milano dalla Galleria L'incontro insieme a due litografie di Gianni Dova[6].

Il poemetto apparì nella sua interezza nel primo numero dell'Almanacco dello Specchio (novembre 1971)[6]. Esce in plaquette presso All'insegna del pesce d'oro di Scheiwiller due anni dopo, con una nota introduttiva dello stesso autore.

Il poemetto sarà compreso in volume nell'ultima raccolta Stella variabile, sia nella pre-edizione del 1979 che nell'edizione definitiva del 1981.

Nel 1994, sempre presso Scheiwiller, esce una riedizione del poemetto come primo numero della collana dei "Quaderni di Bocca di Magra" insieme ad altri testi. Il primo capitolo comprende Un posto di vacanza, a cui fanno seguito le liriche connesse in qualche maniera con lo spazio di Bocca di Magra: Niccolò, Fissità, La malattia dell'olmo, In salita, Il poggio, Autostrada della Cisa, Gli squali, Di passaggio, Gli amici, I ricongiunti e La spiaggia. Il secondo capitolo ("Tra fiume e mare") raccoglie quattro prose di Sereni su Bocca di Magra: Il ritorno, Tra fiume e mare, Bocca di Magra e Infatuazioni. Il terzo capitolo ("Per Vittorio Sereni") presenta tre interventi critici: Due poesie di Sereni di Giorgio Orelli, I nomi di un quadro di Zeno Birolli e Alcuni materiali per «Un posto di vacanza» di Laura Barile. In allegato è un fascicolo contenente le opere artistiche vincitrici del Premio Bocca di Magra 1993, introdotto da Mario Guelfi.

Tematiche

Il «posto» del titolo è Bocca di Magra, luogo marino di villeggiatura frequentato da molti intellettuali nel dopoguerra[7]: tra questi Franco Fortini ed Elio Vittorini, che compaiono in veste di personaggi e di cui vengono ripresi moduli stilistici e citazioni testuali[8]. Il testo nasce come "risposta" all'epigramma fortiniano che comincia con Sereni esile mito[9] (che a sua volta riprende un'autodefinizione sereniana dalla poesia Italiano in Grecia, in Diario d'Algeria: «esile mito tra le schiere dei bruti»), in cui Fortini accusa Sereni di non fare scelte ideologiche e impegnate nella sua poesia[10]. Lo scenario storico in cui si situano l'opera e le riflessioni collegate è quello dell'Italia nel periodo del boom economico degli anni Sessanta[11].

Stile

Il poemetto (etichetta comunemente affibbiata dai critici ma rigettata da Sereni, che preferiva chiamare il componimento «poesia in sette parti»[12] e che al suo interno lo identifica come «poesia sul posto di vacanza»[13] o «poema sul posto di vacanza»[14]) è considerato tra le realizzazioni più alte dell'opera poetica sereniana[15].

Il testo si apre alla narratività e presenta una forte istanza metapoetica di autoriflessione sul ruolo della poesia[16].

L'incipit è stato ispirato da una scena di Paisà di Roberto Rossellini[17]. Nel testo è presente anche una citazione del poeta malgascio Jean-Joseph Rabearivelo[18]: «"Hai cantato, non parlato, né interrogato il cuore delle / cose: come puoi conoscerle?"»[19].

Edizioni

Note

  1. ^ Maria Borio, Vittorio Sereni, o dell'utopia, su Fondazione per la critica sociale, 21 aprile 2020. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  2. ^ Gambaro (2019), p. 39.
  3. ^ "Comma", II, 5, ottobre-novembre 1966, pp. 43-44.
  4. ^ "Paragone" Letteratura, 204/24, febbraio 1967, pp. 90-91.
  5. ^ Sereni (1994), p. 111.
  6. ^ a b Gambaro (2019), p. 41.
  7. ^ Vinci (2003), p. 187.
  8. ^ Gambaro (2019), pp. 54-56.
  9. ^ Franco Fortini, [1954], da L'ospite ingrato primo e secondo, in Luca Lenzini (a cura di), Saggi ed epigrammi, Milano, Mondadori, 2003, p. 872.
  10. ^ Scaffai (2015), pp. 177-180.
  11. ^ Di Bernardi (1978), p. 115.
  12. ^ Vittorio Sereni, In viaggio verso di me, Intervista di D. Porzio, "Panorama", marzo 1982, p. 17.
  13. ^ I, v. 23.
  14. ^ II, v. 60.
  15. ^ Gambaro (2019), p. 33.
  16. ^ Gambaro (2019), p. 34.
  17. ^ Barile (1999), p. 385.
  18. ^ Tarasco (2013), p. 106.
  19. ^ I, vv. 37-38.

Bibliografia

Generale
  • Dante Isella (a cura di), Apparato critico e documenti, in Vittorio Sereni, Poesie, collana I Meridiani, Milano, Mondadori, 1995, pp. 734-796.
Saggi su Un posto di vacanza
  • Laura Barile, Una luce mai vista. Bocca di Magra e "Un posto di vacanza" di Vittorio Sereni, in Lettere Italiane, vol. 51, n. 3, Leo S. Olschki, luglio-settembre 1999, pp. 383-404.
  • Laura Barile, La poetica della luce: Bocca di Magra e "Un posto di vacanza", in Il passato che non passa. Le «poetiche provvisorie» di Vittorio Sereni, Firenze, Le Lettere, 2004, pp. 103-127.
  • Fausto Curi, Alcune osservazioni sull'istanza metadiscorsiva in "Un posto di vacanza", in Poetiche, n. 3, 1999, pp. 379-412.
  • Francesca D'Alessandro, Il disegno profondo del posto di vacanza, in L'opera poetica di Vittorio Sereni, Milano, Vita e Pensiero, 2001, pp. 127-161.
  • Sandro De Nobile, "Allacciando nome a cosa". Un posto di vacanza tra ironia, (impegno) e storia, in Giancarlo Quiriconi (a cura di), In questo mezzo sonno. Vittorio Sereni, la poesia e i dintorni, Venezia, Marsilio, 2017, pp. 187-205, ISBN 978-88-317-2636-8.
  • Alessandro Di Bernardi, Gli «specchi multipli» di Vittorio Sereni. Un posto di vacanza e la crisi italiana degli anni Sessanta, Palermo, Flaccovio, 1978.
  • Elisa Gambaro, «Sul rovescio dell'estate». Il lavoro di Sereni in Un posto di vacanza, in Elisa Gambaro e Stefano Ghidinelli (a cura di), La poesia in archivio. Progetti autoriali e processi editoriali, Milano, Unicopli, 2019, pp. 33-57, ISBN 9788840020884.
  • Giovanna Gronda, «Un posto di vacanza» iuxta propria principia, in Romano Luperini (a cura di), Tradizione, traduzione, società. Saggi per Franco Fortini, Roma, Editori Riuniti, 1989, pp. 177-203, ISBN 8835932505.
  • G. Palli Baroni, «Un posto di vacanza»: un'interpretazione, in Nuovi Argomenti, n. 50, aprile-giugno 1976, pp. 59-77.
  • Niccolò Scaffai, «Il luogo comune e il suo rovescio»: effetti della storia, forma libro e enunciazione negli «Strumenti umani» di Sereni, in Il lavoro del poeta. Montale, Sereni, Caproni, Roma, Carocci, 2015, pp. 145-185, ISBN 9788843074327.
  • Martina Tarasco, Un posto di vacanza di Vittorio Sereni, in Per Leggere, vol. 13, n. 25, Lecce, Pensa Multimedia, autunno 2013.
  • L. Vincenzi, Una lettura scolastica di 'Un posto di vacanza' di Vittorio Sereni, in Resine, n. 87-88, 2001, pp. 81-89.
  • Lucrezia Vinci, Bocca di Magra nello spazio della testualità: Un posto di vacanza di Vittorio Sereni, in Siriana Sgavicchia (a cura di), Spazi, geografie, testi. Studi (e testi) Italiani, n. 11, 2003, pp. 187-195, ISSN 1724-3653 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni

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