Radice quadrata di una matrice

In matematica, per radice quadrata di una matrice quadrata A {\displaystyle A} si intende ogni matrice quadrata X {\displaystyle X} tale che il suo quadrato sia X X = A {\displaystyle X\cdot X=A} . In generale, una matrice non possiede un'unica radice quadrata.

Procedimento numerico

Un procedimento per ottenere da una matrice A {\displaystyle A} una sua radice quadrata è quello chiamato iterazione per la radice quadrata di Denman-Beavers. Sia data la matrice quadrata A {\displaystyle A} di dimensione n {\displaystyle n} , e si voglia ottenere A 1 2 {\displaystyle A^{\frac {1}{2}}} . Il procedimento iterativo si serve di una sequenza di coppie di matrici Y i , Z i {\displaystyle \langle Y_{i},Z_{i}\rangle } . Si definiscono:

Y 0 := A  e  Z 0 := I {\displaystyle Y_{0}:=A{\mbox{ e }}Z_{0}:=I}

dove I {\displaystyle I} denota la matrice identità n × n {\displaystyle n\times n} . Si procede per un opportuno numero di iterazioni definite da:

Y k + 1 := ( Y k + Z k 1 ) / 2 Z k + 1 := ( Z k + Y k 1 ) / 2 {\displaystyle Y_{k+1}:=(Y_{k}+Z_{k}^{-1})/2\qquad Z_{k+1}:=(Z_{k}+Y_{k}^{-1})/2}

Si trova che:

lim k + Y k = A 1 2 {\displaystyle \lim _{k\rightarrow +\infty }Y_{k}=A^{\frac {1}{2}}}

In alcuni casi un procedimento più efficiente per ottenere A 1 2 {\displaystyle A^{\frac {1}{2}}} è il seguente: si costruisce la matrice V {\displaystyle V} le cui colonne sono costituite dagli autovettori della matrice data A {\displaystyle A} . Si trova quindi la matrice V 1 {\displaystyle V^{-1}} inversa di V {\displaystyle V} , e si calcola:

D := V 1 A V {\displaystyle D:=V^{-1}AV}

Questa è una matrice diagonale i cui elementi diagonali sono gli autovalori della A {\displaystyle A} . Si rimpiazza ogni elemento diagonale della D {\displaystyle D} con la sua radice quadrata in modo da ottenere la matrice D {\displaystyle {\sqrt {D}}} , e si ottiene la matrice richiesta come:

A = V D V 1 {\displaystyle {\sqrt {A}}=V{\sqrt {D}}V^{-1}}

Con una odierna calcolatrice grafica questo procedimento risulta in genere più efficiente del precedente. Questo approccio è effettuabile solo per matrici diagonalizzabili. Per matrici non diagonalizzabili si può procedere con una decomposizione di Jordan combinata con uno sviluppo in serie simile a quello descritto per il logaritmo di una matrice.

Soluzione esplicita per matrici 2×2

Per il teorema di Hamilton-Cayley una generica matrice A {\displaystyle A} 2×2 soddisfa il polinomio caratteristico:

x 2 t r ( A ) x + det ( A ) {\displaystyle x^{2}-\mathrm {tr} (A)x+\det(A)}

cioè:

A 2 t r ( A ) A + det ( A ) I = 0 {\displaystyle A^{2}-\mathrm {tr} (A)A+\det(A)I=0}

Indicando per brevità t r ( A ) {\displaystyle \mathrm {tr} (A)} con t {\displaystyle t} e det ( A ) {\displaystyle \det(A)} con d {\displaystyle d} si ha:

A 2 t A + d I = 0 {\displaystyle A^{2}-tA+dI=0}

Muovendo il termine intermedio al secondo membro e completando il quadrato si ottiene:

A 2 ± 2 d A + d I = t A ± 2 d A {\displaystyle A^{2}\pm 2{\sqrt {d}}A+dI=tA\pm 2{\sqrt {d}}A}

ovvero:

( A ± d I ) 2 = ( t ± 2 d ) A {\displaystyle \left(A\pm {\sqrt {d}}I\right)^{2}=\left(t\pm 2{\sqrt {d}}\right)A}

Estraendo la radice quadrata ad ambo i membri si ottiene (compare un radicale doppio):

± ( A ± d I ) = t ± 2 d A {\displaystyle \pm \left(A\pm {\sqrt {d}}I\right)={\sqrt {t\pm 2{\sqrt {d}}}}{\sqrt {A}}}

da cui si ricava:

A = ± A ± d I t ± 2 d {\displaystyle {\sqrt {A}}=\pm {\frac {A\pm {\sqrt {d}}I}{\sqrt {t\pm 2{\sqrt {d}}}}}}

Si noti che il segno ± {\displaystyle \pm } che compare prima della frazione è indipendente dagli altri due, che invece sono dipendenti tra loro. Il numero totale delle radici quadrate di una matrice quadrata 2 × 2 {\displaystyle 2\times 2} è quindi 4 {\displaystyle 4} , e di queste quella con tutti e tre i segni positivi è la radice principale. In altre parole:

( a b c d ) 1 = 1 a + d + 2 a d b c ( a + a d b c b c d + a d b c ) {\displaystyle {\sqrt {\begin{pmatrix}a&b\\c&d\\\end{pmatrix}}}_{1}={\frac {1}{\sqrt {a+d+2{\sqrt {ad-bc}}}}}{\begin{pmatrix}a+{\sqrt {ad-bc}}&b\\c&d+{\sqrt {ad-bc}}\\\end{pmatrix}}}
( a b c d ) 2 = 1 a + d 2 a d b c ( a a d b c b c d a d b c ) {\displaystyle {\sqrt {\begin{pmatrix}a&b\\c&d\\\end{pmatrix}}}_{2}={\frac {1}{\sqrt {a+d-2{\sqrt {ad-bc}}}}}{\begin{pmatrix}a-{\sqrt {ad-bc}}&b\\c&d-{\sqrt {ad-bc}}\\\end{pmatrix}}}
( a b c d ) 3 = 1 a + d + 2 a d b c ( a + a d b c b c d + a d b c ) {\displaystyle {\sqrt {\begin{pmatrix}a&b\\c&d\\\end{pmatrix}}}_{3}=-{\frac {1}{\sqrt {a+d+2{\sqrt {ad-bc}}}}}{\begin{pmatrix}a+{\sqrt {ad-bc}}&b\\c&d+{\sqrt {ad-bc}}\\\end{pmatrix}}}
( a b c d ) 4 = 1 a + d 2 a d b c ( a a d b c b c d a d b c ) {\displaystyle {\sqrt {\begin{pmatrix}a&b\\c&d\\\end{pmatrix}}}_{4}=-{\frac {1}{\sqrt {a+d-2{\sqrt {ad-bc}}}}}{\begin{pmatrix}a-{\sqrt {ad-bc}}&b\\c&d-{\sqrt {ad-bc}}\\\end{pmatrix}}}

Bibliografia

  • (FR) Bourbaki, Nicolas (2007), Théories spectrales, chapitres 1 et 2, Springer, ISBN 3540353313
  • (EN) Sheung Hun Cheng, Nicholas J. Higham, Charles S. Kenney, and Alan J. Laub, "Approximating the Logarithm of a Matrix to Specified Accuracy Archiviato il 3 settembre 2006 in Internet Archive.", SIAM Journal on Matrix Analysis and Applications, vol. 22 (2001), no. 4, pp. 1112–1125.
  • (EN) Higham, Nicholas (2008), Functions of Matrices. Theory and Computation, SIAM, ISBN 978-0-89871-646-7
  • (EN) Horn, Roger A.; Johnson, Charles R. (1994), Topics in Matrix Analysis, Cambridge University Press, ISBN 0521467136
  • (EN) Rudin, Walter (1991), Functional analysis, International series in pure and applied mathematics (2nd ed.), McGraw-Hill, ISBN 0070542368

Voci correlate

  • Decomposizione di Cholesky
  • Logaritmo di una matrice
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