Osservatorio astrofisico di Asiago

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Osservatorio astrofisico di Asiago
Telescopio Galileo da 122cm di diametro
OrganizzazioneUniversità degli Studi di Padova
Codice043
StatoBandiera dell'Italia Italia
Localitàcontrada Pennar, Asiago (VI)
Coordinate45°52′00″N 11°31′35″E / 45.866667°N 11.526389°E45.866667; 11.526389
Coordinate: 45°52′00″N 11°31′35″E / 45.866667°N 11.526389°E45.866667; 11.526389
Altitudine1 050 m s.l.m.
Fondazione1942
SitoSito ufficiale
Telescopi
Galileocassegrain da 122 cm
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Osservatorio astrofisico di Asiago
Osservatorio astrofisico di Asiago
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L'osservatorio astrofisico di Asiago è un osservatorio astronomico di proprietà dell'Università di Padova e gestito dal dipartimento di fisica e astronomia dell'Università patavina. All'atto dell'inaugurazione fu il più grande telescopio d'Europa.[1]

Localizzazione

L'osservatorio è ubicato sull'altopiano di Asiago in località Pennar, ad un'altitudine di circa 1050 m s.l.m. A 3,85 km in linea d'aria a sud-est dell'osservatorio si trova la stazione osservativa di Asiago Cima Ekar, di cui ospita i terminali di controllo.

Storia

Fondato nel 1942, dal 2001 lo strumento è utilizzato anche per finalità didattiche e di orientamento universitario, il suo utilizzo è inoltre indirizzato come banco di prova per tecnologie ottiche avanzate necessarie al funzionamento dei futuri telescopi ottici da 50–100 m di diametro.
La struttura venne progettata dall'architetto Daniele Calabi negli anni trenta dello scorso secolo, in uno stile molto particolare.

Nonostante i suoi anni, questo osservatorio resta un polo scientifico molto importante e molto utilizzato sia per la quantità/qualità dei dati prodotti sia per il suo ruolo didattico e divulgativo.

Caratteristiche

È costituito da due distinte cupole: la prima ospita il telescopio Galileo da 122 cm mentre la seconda ospitava un telescopio Schmidt da 67/92 cm (il telescopio venne traslato a cima Ekar nel 1991, sicché oggi la seconda cupola è vuota e viene utilizzata come sala didattica). Era presente anche uno Schmidt da 50/40, attivo dal 1958 al 1992. La struttura principale ospita anche il museo degli strumenti scientifici.

Il telescopio Galileo è stato recentemente oggetto di una significativa ristrutturazione che ha riguardato l'intero sistema ottico che lo compone e che ne ha aumentato le prestazioni e l'utilizzabilità. I principali interventi hanno riguardato la levigatura e illuminazione dello specchio primario, il potenziamento del controllo remoto di telescopio e cupola e la sostituzione dello specchio secondario. Quest'ultimo intervento ha cambiato la configurazione Cassegrain del telescopio da f/16 con 19130 mm di lunghezza focale in Cassegrain f/10 con una focale ridotta a 12000 mm.

Il Galileo è oggi usato esclusivamente come spettrografo non essendo dotato di camere adatte alle attività di imaging.

Galleria d'immagini

  • Una delle due cupole della sede di località Pennar
    Una delle due cupole della sede di località Pennar
  • Telescopio Galileo
    Telescopio Galileo
  • La foresteria che oggi ospita il Museo degli strumenti dell'astronomia
    La foresteria che oggi ospita il Museo degli strumenti dell'astronomia
  • La cupola immersa nelle foreste dell'altopiano
    La cupola immersa nelle foreste dell'altopiano
  • Dei bambini disegnano uno specchio E-ELT presso la sede dell'osservatorio
    Dei bambini disegnano uno specchio E-ELT presso la sede dell'osservatorio
  • Spettrografo a prisma conservato nel museo dell'osservatorio
    Spettrografo a prisma conservato nel museo dell'osservatorio
  • Comparatore di lastre fotografiche utilizzato in passato
    Comparatore di lastre fotografiche utilizzato in passato

Note

  1. ^ Dipartimento di Astronomia di Padova, su dipastro.pd.astro.it. URL consultato il 22 aprile 2023.

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