Franco Leggio

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Franco Leggio (Ragusa, 2 marzo 1921 – Ragusa, 15 dicembre 2006) è stato un anarchico italiano, militante di rilievo del movimento anarchico ha legato il proprio nome a numerose iniziative di stampo libertario, tra cui quella legata all'insurrezione antimilitarista del "non si parte".

Biografia

Di temperamento spontaneamente ribelle si avvicina giovanissimo ad un gruppo antifascista di Ragusa animato da Antonino Calamusa e apprende dell'esistenza dell'Anarchismo nel 1938 leggendo sulla stampa di regime articoli denigratori contro gli anarchici impegnati nella rivoluzione spagnola. Rimasto orfano, si è intanto impiegato come garzone nelle miniere di asfalto. Insieme ad altri giovani compie diverse azioni di protesta, compresa la diffusione di un volantino a firma Antifascismo rivoluzionario di Ragusa. Sottoposto a controlli sempre più stretti decide di arruolarsi in Marina[1]

Come radiotelegrafista alterna trasferimenti punitivi, ricoveri ospedalieri per problemi polmonari e il servizio in zona di guerra sul cacciatorpediniere Calliope, dove rimane fino all’8 settembre 1943. Dopo vari ricoveri diserta e fa ritorno a Ragusa, dove riprende l'attività politica in collegamento con gruppi comunisti eterodossi e libertari.

È tra i promotori della rivolta del "Non Si Parte" contro la coscrizione della classe 1921 sviluppatasi nei giorni 5, 6, 7, 8 gennaio 1945. Leggio si scontra, armato, con la polizia italiana, sotto il controllo degli alleati, anche per proteggere Maria Occhipinti, una leader della rivolta. La repressione è violentissima, gli arresti sono centinaia. Leggio viene condannato ad un anno e mezzo di prigione, sarà poi liberato a seguito dell'Amnistia Togliatti.[1]

Finita la guerra, prende contatti con diversi anarchici siciliani con i quali dà vita al gruppo “La Fiaccola”. Nel frattempo ritorna a lavorare in miniera nel 1949 e partecipa al grande sciopero di due mesi, e autogestione delle miniere, durante il quale i minatori e le loro famiglie si battono contro la polizia. Alla fine della lotta molti minatori, fra cui Leggio, sono costretti a lasciare Ragusa.[2][3]

Fra il 1949 ed il 1969 lavora a Napoli, a Bari, a Genova e a Milano diventando una figura di rilievo nazionale nel movimento anarchico. Trasferitosi in Francia si impegna attivamente nella lotta clandestina portata avanti dai libertari spagnoli contro il franchismo Entra a far parte della "banda" di José Luis Facerías e riesce a sfuggire all'agguato della polizia spagnola in cui lo stesso Facerias perde la vita nel 1957.[3][4]

Nel 1960 fonda la casa editrice La Fiaccola, con la quale pubblica e diffonde testi, anarchici, anticlericali e contro la psichiatria[5]. Il suo attivismo è notevole: a Catania, con i compagni etnei, promuove una libreria anarchica, l'Underground; fonda poi la rivista Anarchismo, assumendo il compito di editore fino al 1978; la libreria viene riproposta anche Ragusa, nasce così la Zuleima nel 1978.

Successivamente è stato sempre presente in ogni battaglia libertaria, dal Processo Marini, alla lotta contro l'installazione dei missili cruise a Comiso, alla sua personale lotta contro il tentativo (non riuscito) di imporgli la perizia psichiatrica. Molti suoi pensieri dell'epoca troveranno spazio nel giornale Sicilia libertaria.[3]

Il pensiero

Leggio è stato esponente dell’ala antiorganizzatrice dell’anarchismo, che si distingue dall’individualismo perché rifiuta forme stabili e burocratizzate di organizzazione , ma non l’organizzazione in sé[3], si è così riallacciato a quella tendenza antiorganizzatrice, che in Sicilia aveva avuto in Paolo Schicchi il suo capostipite, corrente che ha connotato buona parte dell'anarchismo siciliano.

Opere

  • Avanti avanti avanti con la fiaccola nel pugno e con la scure. I fuori testo delle Collane “Anteo” e “La Rivolta [1] (1999)

Note

  1. ^ a b Gurrieri, A rivista anarchica.
  2. ^ In 1949 the Italian anarchist Franco Leggio [...] was prominent in an epic two-month occupation by Sicilian sulphur miners fighting lay-offs, Heath
  3. ^ a b c d Gurrieri.
  4. ^ Heath.
  5. ^ In 1960 Leggio founded the publishing house La Fiaccola - which later inspired the Scottish anarchist Stuart Christie to set up his own Cienfuegos Press,, Heath

Bibliografia

  • Pippo Gurrieri, Leggio Franco, su centrostudilibertari.it. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  • Pippo Gurrieri, Un anarchico di Ragusa nelle lotte sociali del secondo dopoguerra, in A rivista anarchica, maggio 2008. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  • (EN) Nick Heath, Franco Leggio, in The Guardian, 6 marzo 2007. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  • Pippo Gurrieri, Ricordando Franco Leggio, in Umanità Nova, 14 gennaio 2007. URL consultato il 10 novembre 2021.
  • Piero Ferrua, Franco Leggio: oltre mezzo secolo di amicizia e collaborazione, su archives.cira-marseille.info. URL consultato il 10 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2021).

Voci correlate

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