Ersilia Salvato

Ersilia Salvato
Ersilia Salvato nel 1983

Sindaco di Castellammare di Stabia
Durata mandato10 giugno 2002 –
4 maggio 2004
PredecessoreCatello Polito
SuccessorePasquale Manzo (commissario prefettizio)

Vicepresidente del Senato della Repubblica
Durata mandato16 maggio 1996 –
29 maggio 2001
PresidenteNicola Mancino

Senatrice della Repubblica Italiana
Durata mandato12 luglio 1983 –
29 maggio 2001
LegislaturaIX, X, XI, XII, XIII
Gruppo
parlamentare
IX-XI:
- Comunista
(fino al 06/02/1991)
XI-XII: Rifondazione Comunista-Progressisti
(dal 06/02/1991)
XIII:
- Comunista
(fino al 27 ottobre 1998)
- DS-L'Ulivo
(dal 28 ottobre 1998)
CoalizioneXII: Progressisti
XIII: L'Ulivo
CircoscrizioneIX-XII: Campania
XIII: Campania
CollegioIX-XI: Torre del Greco
XII: Napoli-Ponticelli
XIII: Livorno
Incarichi parlamentari
  • vedi sotto
Sito istituzionale

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato5 luglio 1976 –
11 luglio 1983
LegislaturaVII, VIII
Gruppo
parlamentare
Partito Comunista Italiano
CircoscrizioneNapoli
Incarichi parlamentari
  • vedi sotto
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPCI (fino al 1991)
PRC (1991-1998)
PdCI (1998)
DS (1998-2005)
Titolo di studioLaurea in filosofia
ProfessioneInsegnante

Ersilia Salvato (Castellammare di Stabia, 30 giugno 1941) è una politica italiana.

Biografia

Negli anni ottanta ha partecipato insieme a esponenti del mondo cattolico, come don Antonio Riboldi, alle manifestazioni contro la camorra. È stata membro di commissioni parlamentari tra cui la Commissione parlamentare Antimafia e la Commissione Giustizia. Ha effettuato viaggi negli Stati Uniti d'America per chiedere l'abolizione della pena di morte.

Il 3 febbraio 1991 è tra i cinque fondatori di Rifondazione Comunista, partito in cui militerà fino al 1998, quando l'11 ottobre parteciperà alla fondazione del Partito dei Comunisti Italiani di Armando Cossutta e Oliviero Diliberto, anche se dopo appena dieci giorni lascia tale nuova formazione per aderire ai Democratici di Sinistra di Massimo D'Alema.[1]

Dal 16 maggio 1996 al 29 maggio 2001 ricopre il ruolo di vicepresidente del Senato.

È stata sindaca della sua città natale dal 10 giugno 2002 al 28 aprile del 2004, giorno dello scioglimento anticipato del consiglio comunale, determinato dalle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali (sia di centrosinistra sia di centrodestra)[2]. Nell'autunno del 2004 diventa presidente dell'associazione "CittàLibera", associazione che la indicherà come candidata a sindaca per le elezioni del 3 e 4 aprile 2005. Le urne consegnano a CittàLibera il 30% dei consensi[3]. Dopo le elezioni annuncia con una lettera a Piero Fassino la sua uscita dai Democratici di Sinistra per presunte interferenze della camorra nel corso delle operazioni elettorali.[4]

Dall'ottobre del 2006 è tra i fondatori dell'Associazione Rossoverde.

È autrice del libro-intervista intitolato "Parole del mio tempo" nel quale dà una testimonianza degli anni vissuti nella politica italiana.

Incarichi parlamentari

Camera dei Deputati

VII legislatura

  • Membro della 4ª Commissione Giustizia (dal 5 luglio 1976 al 19 giugno 1979)
  • Segretaria della Commissione Speciale Incaricata, in Sede Referente, dell'esame dei progetti di legge concernenti disposizioni in materia di locazioni di immobili urbani

VIII legislatura

Senato della Repubblica

IX legislatura

X legislatura

XI legislatura

XII legislatura

XIII legislatura

Opere

  • Parole del mio tempo, intervista di Eugenio Manca, Sellerio, 2001, ISBN 88-389-1699-3.

Note

  1. ^ Pdci: dopo Salvato anche Carcarino lascia Cossutta e va a misto Archiviato l'8 marzo 2016 in Internet Archive. Archivio AGI.it
  2. ^ Articolo de Il Corriere della Sera.it - 22 marzo 2005
  3. ^ Risultati delle elezioni a Castellammare di Stabia - Repubblica.it maggio 2005
  4. ^ https://forum.termometropolitico.it/347487-ersilia-salvato-lascia-i-ds-e-accusa-ingerenze-della-camorra-ai-seggi-campani.html

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Collegamenti esterni

  • Ersilia Salvato, su storia.camera.it, Camera dei deputati. Modifica su Wikidata
  • Ersilia Salvato (IX legislatura della Repubblica Italiana) / X legislatura / XI legislatura / XII legislatura / XIII legislatura, su Senato.it, Parlamento italiano. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 79480716 · LCCN (EN) n2002089682 · GND (DE) 12340276X
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