Amedeo Goria

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Amedeo Goria alla conduzione di Uno Mattina Estate (1997)

Amedeo Maria Goria (Torino, 16 febbraio 1954) è un giornalista e conduttore televisivo italiano.

Biografia

Dopo il liceo classico frequenta la facoltà di Lettere con indirizzo storico.

Giornalista professionista dal 1976, lavora alla Gazzetta del Popolo, a Tuttosport ed è stato corrispondente da Torino per le pagine del Corriere della Sera (dal 1980 al 1985), de Il Messaggero, de Il Giorno e de La Gazzetta del Mezzogiorno.

In Rai dal 1987, prima al TG1 e poi a Rai Sport. Ha condotto Ciao Italia (1989-1990), poi Uno Mattina Estate (ininterrottamente dal 1992 al 1997) per complessive 500 puntate. Per Rai Sport segue le più importanti manifestazioni sportive: dai Mondiali di calcio alle Olimpiadi di Pechino e conduce le Notti Olimpiche Invernali di Pyongchang per Rai 2 nel febbraio 2018. Ha inoltre co-condotto La Domenica Sportiva (1993-1994) come opinionista-moviolista e Pole Position (2003) su Rai 1.

Ha recitato, in Annaré (di Ninì Grassia, 1998), ne Il conte di Melissa (di Maurizio Anania, 2000), in TV nello sceneggiato di Rai 2 "L'ultimo rigore" (2002) con Enzo Decaro, ne Il cielo può attendere (film per la TV di Bruno Gaburro, 2005) e in E guardo il mondo da un oblò di Stefano Calvagna (2007). Ha avuto anche un cameo, nel ruolo di sé stesso, in Vita Smeralda di Jerry Calà (2006) e ne L'allenatore nel pallone 2 di Sergio Martino (2008). Ha recitato anche in due spettacoli teatrali, nel 1995 e 1996: Carlotta's way di Adriano Vianello e Il colpo della Strega di John Graham.

Nel dicembre 2020 ha pubblicato il romanzo giallo Il sacrificio del re, ambientato nel mondo del calcio[1].

Il 16 febbraio 2021 Goria va in pensione, lasciando la Rai dopo 34 anni, ma tornando di seguito come ospite in alcune trasmissioni.

Dal 13 settembre 2021 prende parte al cast della sesta edizione del Grande Fratello VIP 6.

Da Marzo 2024 opinionista a Mattino4 su Rete4.

Dopo 28 anni, nel maggio 2024, torna a Teatro ne La cena dei cretini di Francis Veber.


Vita privata

Sposò nel 1987 la conduttrice televisiva Maria Teresa Ruta. Dal matrimonio sono nati due figli: Guenda, pianista e attrice[2] nata nel 1988 e Gianamedeo nato nel 1992. Ha divorziato nel 2004.[3].

Nel 2023 l'ex moglie di Amedeo Goria rivela dei particolari sulla loro storia d'amore.[4]

Controversie

Nel settembre 2005, in seguito a un servizio del programma televisivo Le Iene, Goria fu al centro di uno scandalo per presunte molestie sessuali in cambio di favori professionali a un'aspirante attrice. In attesa che la vicenda si chiarisse, Goria decise di autosospendersi, dichiarando di essere «stato vittima di un raggiro televisivo»[5]. La vicenda fu poi archiviata dal Tribunale di Vicenza per «non sussistenza del fatto» e Goria denunciò per diffamazione i presentatori del programma Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri e l'allora direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi. I tre furono rinviati a giudizio nel febbraio 2010 dal Tribunale di Roma[6].

Televisione

Libri

  • Il sacrificio del re, Castelvecchi Editore, 2020, ISBN 9788832902242.
  • Due Cuori, 1 App. Uomini e donne nell'era di Tinder: scopri il tuo identikit . Con Savina Sciacqua. 2023 .OM Editore

Note

  1. ^ “Il Sacrificio del Re”, il nuovo giallo-sportivo di Amedeo Goria, su romaoggi.eu. URL consultato il 28 dicembre 2020.
  2. ^ Guenda Goria: età, fidanzato e biografia della figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria, tag24.it, 10 gennaio 2023
  3. ^ Lucio Giordano, Sono un peccatore, ma Dio non mi ha voltato le spalle, in Dipiù, n. 4, 27 gennaio 2023, pp. 86-89.
  4. ^ Maria Teresa Ruta e l’agenda di Amedeo Goria con duemila nomi di donne, repubblica.it, 18 agosto 2023
  5. ^ Amedeo Goria si autosospende dal video dopo un filmato delle «Iene», in Corriere della Sera, 25 settembre 2005. URL consultato il 16 novembre 2018.
  6. ^ Caso Goria, gip dispone imputazione coatta per le Iene: il 23 aprile la prima udienza, in Adnkronos, 23 febbraio 2010. URL consultato il 16 novembre 2018.

Collegamenti esterni

  • (EN) Amedeo Goria, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
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