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Alfred Day Hershey (Owosso, 4 dicembre 1908 – Syosset, 22 maggio 1997) è stato un genetista statunitense, premio Nobel per la medicina nel 1969, insieme a Salvador Luria e Max Delbrück, per la scoperta della replicazione dei virus e della loro struttura genica[1].
Hershey e la sua assistente Martha Chase nel 1952 al Cold Spring Harbor Laboratory, dimostrarono usando traccianti radioattivi, che il materiale genetico di alcuni batteriofagi (virus che infettano i batteri) è Dna ed è responsabile delle capacità infettive. L'esperimento di Hershey-Chase prova definitivamente che il materiale genetico è costituito da DNA e non da proteine.[2][3]
Hershey aveva un figlio, Peter Manning Hershey (1956-1999) avuto con sua moglie Harriet (1918-2000). La famiglia era attiva nella società di Cold Spring Harbor Laboratories ed era cristiana.
Attività
Iniziò a fare esperimenti sui batteriofagi con l'italo-americano Salvador Luria e il tedesco Max Delbrück nel 1940, osservò che quando due differenti tipi di batteriofagi infettano lo stesso batterio, i due virus possono scambiare informazioni genetiche.
Divenne direttore del Carnegie Institution nel 1962 e fu premiato con il premio Nobel in medicina nel 1969, condiviso con Salvador Luria e Max Delbrück per le scoperte nella replicazione dei virus e sulla loro struttura genetica.
Note
^nobelprize.org
^ Hershey A, Chase M, Independent functions of viral protein and nucleic acid in growth of bacteriophage (PDF), in J Gen Physiol, vol. 36, n. 1, 1952, pp. 39–56, DOI:10.1085/jgp.36.1.39, PMC 2147348, PMID 12981234.
^Hershey, A. D. and Martha Chase. "Independent Functions of Viral Protein and Nucleic Acid in Growth of Bacteriophage." J. Gen. Physiol., 36 (1): 39-56. September 20, 1952.
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