Affare Hindawi

Volo LY 016
Boeing 747-200 della El Al, simile a quello dell'attentato, rimorchiato verso una piazzola dell'aerostazione n. 3 dell'aeroporto di Heathrow
Tipo di eventoattentato dinamitardo
Data17 aprile 1986
LuogoHeathrow, Regno Unito
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Coordinate51°28′39″N 0°27′41″W51°28′39″N, 0°27′41″W
Tipo di aeromobileBoeing 747-200
OperatoreEl Al
PartenzaHeathrow, Regno Unito
DestinazioneTel Aviv, Israele
Vittimenessuna
Feritinessuno
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Regno Unito
Affare Hindawi
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Confezioni di esplosivo al plastico di brevetto cecoslovacco Semtex, usato per la bomba al volo LY 016 della El Al

L'episodio noto come affare Hindawi fu un fallito attacco terroristico sventato in extremis il 17 aprile 1986 da un agente della sicurezza israeliano.

Storia

Anne-Marie Murphy, 32 anni, cittadina irlandese al quinto mese di gravidanza, si stava imbarcando sul volo LY 016 della El Al operato da un Boeing 747-200 con 375 persone a bordo per la tratta Londra (Heathrow) - Tel Aviv, quando, dopo aver superato i normali controlli di sicurezza preimbarco con la macchina ai raggi X, venne sottoposta a "intervista" con delle domande di profilazione rivoltegli faccia a faccia da un agente israeliano, ulteriore procedura di sicurezza aeroportuale effettuata dalla compagnia aerea una volta giunti al cancello d'imbarco[1][2][3].

  • Domanda: «Ha preparato i bagagli da sola, signorina Murphy?»
  • Risposta: «No.»
  • D: «Qual è lo scopo del suo viaggio in Israele?»

Ricordandosi delle istruzioni ricevute dal fidanzato, la passeggera:

  • R: «Per una vacanza».
  • D: «È sposata, signorina Murphy?»
  • R: «No.»
  • D: «Viaggia da sola?»
  • R: «Sì.»
  • D: «È il suo primo viaggio all'estero?»
  • R: «Sì.»
  • D: «Ha parenti in Israele?»
  • R: «No.»
  • D: «Deve incontrare qualcuno in Israele?»
  • R: «No.»
  • D: «Ha organizzato la sua vacanza da tempo?»
  • R: «No.»
  • D: «Dove dimorerà durante il soggiorno in Israele?»
  • R: «All'Hilton di Tel Aviv.»
  • D: «Quanto denaro ha con sé?»
  • R: «50 sterline».

Ma il prezzo di una camera all'Hilton di Tel Aviv in quel periodo era di 70 sterline a notte, quindi l'addetto alla sicurezza domandò:

  • D: «Ha con sé una carta di credito?»
  • R: «Oh, sì», rispose la donna, mostrandogli una carta di garanzia assegni.

Seguì dunque un più accurato controllo del bagaglio a mano e si scoprì che trasportava 1,5 kg di esplosivo al plastico Semtex celati in una intercapedine.

Tale ordigno era stato collocato a insaputa della donna[4] dal proprio fidanzato, Nezar Hindawi, palestinese[2] con passaporto giordano, prenotato invece su un volo delle Syrian Arab Airlines che sarebbe dovuto decollare poco più tardi dallo stesso aeroporto ma con destinazione diversa, ovvero per Damasco.

L'uomo, scoperto immediatamente, fu processato e condannato a 45 anni di reclusione, la pena più alta mai comminata da una corte britannica. Essendo emerse prove di un diretto coinvolgimento delle autorità siriane, di conseguenza il Regno Unito interruppe le relazioni diplomatiche con detto paese.

Note

  1. ^ (EN) Cfr. in Daniel Pipes, Security Theater Now Playing at Your Airport,sul "Jerusalem Post" del ripreso da Neil C. Livingstone e David Halevy per la rivista "Washingtonian"..
  2. ^ a b (EN) Cfr. in Daniel Pipes, Terrorism: The Syrian Connection, su "National Interest" primavera 1989..
  3. ^ (IT) Cfr. in Body Scanner? No, intelligenza, del 21 febbraio 2010.[collegamento interrotto].
  4. ^ Quello di cedere ordigni esplosivi improvvisati all'insaputa di ignare donne era una tecnica già sperimentata in precedenza:
    • 28 luglio 1971: Jayanti van der Meer (nata Jetty van der Meer, scrittrice con lo pseudonimo di Catharina Windemeijer. leggermente diverso da quello di Heniriëtte („Jetje”) Windmeijer usato sulla stampa all'epoca dei fatti), cittadina olandese, volo El Al Roma-Tel Aviv, quando un uomo libanese conosciuto a Belgrado dal nome George Farach le chiese di portare suoi effetti personali in una valigia da consegnare ai suoi familiari a Betlemme ad un indirizzo poi rivelatosi falso. Nel bagaglio era celato un ordigno esplosivo che solo fortunatamente non esplose...
    • 1º settembre 1971: Delia Noralda Carbajal Monzón, cittadina peruviana, volo El Al Londra-Tel Aviv con una bomba nascosta in una valigia. preparatale dal suo ragazzo (conosciuto da poco) Roberto Yusef Antonio che le aveva detto che sarebbe partito 2 ore prima per poi accoglierla a destinazione.(EN) International Probe into Terrorist Attempts to Blow Up Two El Al Airliners.
    • 16 agosto 1972: Ruth Watkin e Audrey Walton, due ragazze inglesi sul volo LY 444 Roma-Tel Aviv con un ordigno celato all'interno di un mangiadischi regalato loro da due terroristi.
    Altri casi simili con valigie bomba furono quelli di:
    • 26 maggio 1976 Bernd Hausmann, cittadino. della Germania Ovest (su alcune agenzie di stampa erroneamente come Ternd Hausmann.) imbarcatosi sotto falso nome di Hugo Müller (a volte citato come Hugo Miller), con passaporto olandese, una volta giunto all'aeroporto di Tel Aviv da Vienna, con un aereo delle. Austrian Airlines, viene notato per il suo strano comportamento da una poliziotta di frontiera Marguerite Ben Yishy che, presolo in disparte gli ordina di la valigia per un controllo, ma all'apertura esplode. causando la morte dei 2 e il ferimento di altre 7-10 persone. In seguito si scoprirà che aveva un ordigno pure nella seconda valigia e che il giovane faceva parte della banda Baader-Meinhof e aveva utilizzato un passaporto a uno studente olandese (in seguito arrestato). mentre l'attentato fu rivendicato dal FPLP.

Bibliografia

  • Archivio Corriere della Sera.
  • Archivio La Stampa (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
  • Philip Baum, Violence in the Skies. A History of Aircraft Hijacking and Bombing, Summersdale, 2016, ISBN 9781783727902.
  • Daniel Pipes, Security Theater Now Playing at Your Airport, sul "Jerusalem Post" del 6 gennaio 2010 ripreso da Neil C. Livingstone e David Halevy per la rivista "Washingtonian".
  • Daniel Pipes, Terrorism: The Syrian Connection, su "National Interest" primavera 1989.
  • Daniel Pipes, Body Scanner? No, intelligenza, del 21 febbraio 2010.[collegamento interrotto].

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Anne-Marie Murphy e l'affare Hindawi: il 30º anniversario.
  • Cronologia attentati arabo/palestinesi in Europa (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2017).
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